ROMA – Mercurio. Questo l’argomento trattato dal Ministero dell’Ambiente nel numero gennaio 2018 del bollettino di informazione Sostanze chimiche – ambiente e salute. Inquinamento da mercurio, regolamenti, scadenze.

Il mercurio è attualmente uno dei primi inquinanti globali in grado di avere effetti nocivi sull’uomo e sull’ambiente. È un elemento naturale al quale per cause antropiche possiamo essere esposti e che può assumere lo stato metallico, inorganico, organico, o derivare in composti come il metilmercurio che si accumula nel tonno e nel pesce spada.

Da dati pubblicati dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) aggiornati al 2015 è emerso che il 42% delle emissioni può essere ricondotto a produzione e distribuzione di energia, il 20% all’energia industriale, il 20% ancora  prodotti e processi industriali, 11% impianti commerciali istituzionali e residenziali, 4% a rifiuti, quindi 1% trasporto su strada.

La gestione mondiale della presenza di mercurio e della sua futura riduzione è stata pianificata nel 2013 attraverso la Convenzione di Minamata, testo giuridicamente vincolante e sotto l’egida Onu e Unep. Minamata è la città Giapponese teatro del disastro ambientale e sanitario scoperto negli anni ’50 causato da mercurio derivante da produzione industriale di acetaldeide. Da cui la sindrome di Minamata.

In 35 articoli la Convenzione indica provvedimenti per

  • il controllo e la limitazione del commercio del mercurio e dei suoi composti;
  • il divieto di produzione e commercializzazione di prodotti contenenti mercurio;
  • il divieto di utilizzo di mercurio e dei suoi composti nei processi industriali;
  • il progressivo divieto delle attività estrattive di oro su piccola scala a livello artigianale ove si fa uso di mercurio;
  • il monitoraggio e il controllo delle emissioni in atmosfera e dei rilasci nel suolo e nelle acque al fine di ridurre il più possibile la concentrazione di mercurio e dei suoi composti nell’ambiente;
  • lo smaltimento ecologicamente corretto del mercurio e dei rifiuti contenenti mercurio;
  • l’identificazione dei siti contaminati da mercurio e dai suoi composti, nonché le misure da adottare per la loro corretta gestione;
  • la promozione e l’attuazione di strategie per salvaguardare la salute umana, con particolare riferimento alle fasce più vulnerabili, inclusa la progressiva riduzione e sostituzione dell’uso di amalgama dentale contenente mercurio”.

La convenzione è in vigore dal 16 agosto 2017. In Italia la legge di ratifica è ora al Senato DDL S.2896, ma ancora nel 2017 l’Unione Europea approvando la ratifica nell’Unione della stessa Convenzione ha pubblicato il Regolamento (UE) 2017/852 sul mercurio che abroga e sostituisce il Regolamento (CE) n. 1102/2008. In vigore in tutti gli Stati membri dal 1° gennaio 2018.

Il bollettino del Ministero dell’Ambiente raccoglie in una tabella tutte le scadenze e le principali disposizioni del nuovo regolamento. A partire dal “divieto di esportazione di cloruro, ossido, solfuro di mercurio e cinabro. Divieto di esportazione e importazione di miscele di mercurio con un tenore pari almeno al 95% in peso. Divieto di utilizzare mercurio/composti di mercurio come catalizzatori nei processi produttivi”, in vigore da 1° gennaio 2018.

“Divieto di utilizzare l’amalgama dentale nella cura dei denti decidui, in minori di età inferiore ai 15 anni, donne in stato di gravidanza o in periodo di allattamento” dal 1° luglio 2018.

“Divieto di fabbricare, importare ed esportare determinati prodotti con aggiunta di mercurio (lampade fluorescenti compatte, lampade fluorescenti lineari, lampade a vapore di mercurio ad alta pressione, lampade fluorescenti a catodo freddo e lampade fluorescenti ad elettrodi esterni)”. 31 dicembre 2018.

Info: Ministero Ambiente bollettino informazione gennaio 2018 

FONTE: QUOTIDIANO SICUREZZA