BILBAO – Stampa in 3D e tecnologie di monitoraggio. Sono state rilasciate da Eu-Osha le versioni in italiano di due approfondimenti pubblicati nel luglio del 2017, uno riguardante l’impatto della stampa 3D sul lavoro e sulla sicurezza; l’altro sulle tecnologie di monitoraggio, i vantaggi, i rischi e la privacy.
3D
Stampa 3D e produzione additiva – Le implicazioni per la salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Il documento offre una panoramica su quanto attualmente possa rientrare nella produzione additiva, produzione desktop, prototipazione rapida, fabbricazione digitale. Descrive tecniche e applicazioni e prospetta rischi per il lavoro, per la stabilità dei posti di lavoro, per la qualità della vita, per la salute. L’impatto che la stampa 3D potrebbe avere sugli ambienti di lavoro e quindi sugli stili di vita.
Tra gli argomenti la differenza tra stampa 3D e macchinari ad elevata tecnologia ma abituali come ad esempio la fresatrice CNC, i costi di una stampante desktop o di macchinari professionali, le tecniche di stampa per unione ed estrusione, i materiali. L’impatto sociale ed individuale, le attività in casa e i fablab, il futuro prossimo della stampa di alimenti e della biostampa, la nano-stampa.
“L’impatto quotidiano della stampante 3D sulla sicurezza fisica sul luogo di lavoro è probabilmente limitato. Ci saranno rischi, ma difficilmente si prevede che ci saranno nuovi rischi legati alla sicurezza fisica”. “Tuttavia, l’impatto sul benessere del lavoratore può essere significativo. La stampa 3D introduce nuovi rischi in termini di insicurezza del lavoro, orari di lavoro, responsabilità, monotonia e routine sul luogo di lavoro, esigenze di rimanere al corrente con i nuovi sviluppi attraverso la formazione e l’istruzione e, infine, rischi per la sicurezza derivanti dall’introduzione di macchinari sperimentali. Si raccomanda vivamente di fornire una risposta a questi cambiamenti nell’ambiente di lavoro a livello europeo e non nazionale, in quanto la stampa 3D è un’economia globale”.
L’osservazione dell’evoluzione della stampa 3D nel lavoro dovrebbe essere condotta attraverso monitoraggio e verifica dei cambiamenti in atto e in primo luogo attraverso una regolamentazione che osservi il susseguirsi di novità brevetti investimenti. I rischi per il benessere sul lavoro potrebbero derivare da ritmi e orari, scarsa protezione collettiva in caso di startup e microimprese, dai tipi di materiale stampato e dalle relative emissioni. Da precarietà e scarso coinvolgimento sul lavoro. Da qui l’importanza della formazione: “La formazione può avere un’influenza positiva sulla motivazione dei lavoratori. I lavoratori della stampa 3D sono di solito relativamente giovani. I datori di lavoro dovrebbero, inoltre, adottare misure supplementari per mantenerli motivati, condividendo la responsabilità e offrendo condizioni di lavoro flessibili”.
Monitoraggio
Tecnologia di monitoraggio: la ricerca del benessere del xxi secolo? Il secondo documento è un’analisi sull’utilità delle tecnologie di monitoraggio per la sicurezza e per il benessere, su quanto sia possibile individuare il benessere di una persona, su quanto le tecnologie possano essere fondamentali in aspetti come la segnalazione di rischi, sulla privacy.
Si affronta il confine tra tecnologie di monitoraggio e qualunque gadget, strumento professionale elettronico possa essere in dotazione di una persona per lavorare, essere in contatto con i colleghi. Che cosa è la tecnologia di monitoraggio partendo dall’Epm (Enterprise Performance Management) per il controllo delle prestazioni introdotto alcuni decenni fa.
Le differenti forme per il controllo, dall’audio al posizionamento passando per i campioni del sangue, le interviste; l’accumulo di mega dati, l’arrivo delle TIC tecnologie dell’informazione e della comunicazione, il concetto di benessere, quanto sia possibile effettivamente analizzare e di conseguenza intervenire sul benessere di una persona.
“La tecnologia di monitoraggio finalizzata al benessere diventerà la migliore alleata dei lavoratori? Per vincere questa sfida, la tecnologia di monitoraggio si basa sull’esperienza clinica derivante dalla conduzione di esperimenti e dall’adozione di interventi e approcci graduabili. Infatti, è stato spesso affermato che tutti i problemi professionali connessi alle TIC sono stati risolti utilizzando la tecnologia di monitoraggio. Ad esempio, i problemi muscolo-scheletrici possono essere evitati utilizzando tecnologie persuasive, il problema dell’inattività fisica viene affrontato nello stesso modo e così anche mal di testa, diabete, disturbi del sonno e isolamento sociale. Quindi sembra essere un caso di «soluzione unica valida in tutti i casi”.
Le sfide per gli ambienti di lavoro riguardano la tecnologia di monitoraggio (incorporata e indossabile e tecnologia persuasiva), la raccolta dei dati, il calcolo, la possibilità di giungere a standard per intervenire sul benessere in relazione alla variabilità di ogni persona, la sicurezza della trasmissione degli stessi dati e quindi la privacy, la riservatezza, lo stress derivante dall’essere sempre controllati, il Grande Fratello.
“In sintesi, come accade per tutta la tecnologia che interagisce con le persone, la tecnologia di monitoraggio finalizzata al benessere deve innanzitutto porre al centro l’essere umano. Esistono attuazioni specifiche per i contesti occupazionali che rispettano la vita privata, la sicurezza e lo stress dei lavoratori legato al monitoraggio e si può prevedere che se ne aggiungeranno altre. La tecnologia di monitoraggio finalizzata al benessere in generale rimarrà una grande sfida per diverso tempo e saranno le scienze sociali, anziché la scienza e la tecnologia, a dover fornire le soluzioni significative. Tenendo conto di tutti questi aspetti, la tecnologia di monitoraggio finalizzata al benessere ha già cambiato le regole del gioco negli ambienti di lavoro e farà sempre più la differenza in futuro”.
Commercio elettronico, uso di farmaci
I due approfondimenti tradotti in italiano sono stati pubblicati da Eu-Osha insieme a due nuove schede per ora disponibili soltanto in inglese riguardanti l’e-retail e l’uso di farmaci sul lavoro. Da un lato il commercio al dettaglio, la salute e la sicurezza in relazione a turni, tempi di evasione degli ordini, i ritmi derivanti dalle richieste del commercio online (Il futuro del settore del commercio al dettaglio (on-line) dal punto di vista della salute e sicurezza sul lavoro).
Dall’altra i farmaci, l’uso di medicinali che permettono di aumentare le prestazioni lavorative. Rischi emergenti, affrontanti osservando contesti, implicazioni sulla salute, politiche e buone prassi attuali e auspicabili (Politiche in materia di farmaci che migliorano le prestazioni nel posto di lavoro: una prospettiva dal punto di vista della SSL).
Info: Eu-Osha, e-retail, farmaci sul lavoro, stampa 3D, tecnologie di monitoraggio
FONTE: QUOTIDIANO SICUREZZA
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