ROMA – +2% nel 2016, 135 milioni di tonnellate, 352mila tonnellate di materiali contenenti amianto. È stato presentato da Ispra il 14 giugno a Palazzo Montecitorio, Roma, il Rapporto rifiuti speciali – Edizione 2018, documento che raccoglie i dati elaborati dal Centro nazionale per il ciclo dei rifiuti dell’Ispra in collaborazione con le Agenzie regionali e provinciali per l’ambiente. In attuazione dell’art.189 del D.lgs. n. 152/2006.
La produzione di rifiuti speciali è aumentata del 2% rispetto al 2015 e del 4,5% rispetto al 2014. L’Italia è ancora lontana dalla riduzione del 10% della produzione di rifiuti pericolosi entro il 2020 fissata dal Programma nazionale prevenzione rifiuti del 2013.
Su 135 milioni di tonnellate l’aumento maggiore ha riguardato i rifiuti pericolosi con +5,6% e 9,6 milioni di tonnellate, +1,7% non pericolosi con 125 milioni di tonnellate. 54,8 milioni le tonnellate provenienti dal settore costruzioni, 27,2% attività trattamento rifiuti e risanamento, 20,7% manifatturiero.
352mila le tonnellate di rifiuto contenente amianto, nel 93,5% dei casi composte da materiali da costruzione, nell’85,5% smaltiti in discarica. 118mila tonnellate sono andate in Germania.
In merito a smaltimento e riciclo, se da un lato è aumentata la quantità di rifiuti speciali, dall’altro si è confermato attivo il riciclo con il 65% dei materiali recuperati. 89,4 milioni di tonnellate riciclate, 887mila + 7,9% recuperate con criteri end-of-waste.
3,1 milioni di tonnellate esportate, dato simile al 2015, in gran parte i Germania.
Info: Ispra Rapporto rifiuti speciali – Edizione 2018
FONTE: QUOTIDIANO SICUREZZA
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