Pubblicato da Echa il 16 febbraio e ripreso dall’Helpdesk Reach italiano il rapporto Costs and benefits of REACH restrictions proposed between 2016-2020. Rapporto sui vantaggi economici e sanitari derivanti dalle restrizioni sulle sostanze chimiche proposte dal 2016 al 2020.

Dall’analisi dell’Agenzie europea per le sostanze chimiche emerge che l’impatto benefico che le restrizioni hanno e avranno sulla salute dei cittadini europei equivale a 2,1miliardi di euro all’anno. Si parla di riduzione di rischi e di conseguenti esigenze sanitarie per cancro, disturbi dello sviluppo sessuale, asma professionale e malattie allergiche della pelle o respiratorie. Pari a 0,5 miliardi di euro annuali i costi della gestione delle restrizioni, un quarto del beneficio.

Sette milioni di cittadini saranno esposti meno alle sostanze chimiche sia sul lavoro che nella vita quotidiana nel momento in cui tutte le restrizioni previste saranno a regime e avranno effetto.

Le restrizioni provocano un abbattimento del rilascio di sostanze pericolose nell’ambiente di 95mila tonnellate, una riduzione di 500mila tonnellate di microplastiche ogni anno sarà dovuta ad esempio alle misure sulle microplastiche aggiunte intenzionalmente.

Così Peter van der Zandt, direttore per la gestione dei rischi Echa: “Questo studio mostra che i benefici per la società delle restrizioni sono notevolmente superiori ai costi associati. Insieme alla classificazione e all’etichettatura e all’autorizzazione REACH, le restrizioni costituiscono la spina dorsale della regolamentazione delle sostanze chimiche nocive nell’UE, proteggendo i nostri cittadini e l’ambiente”.

Info: Echa effetti delle restrizioni delle sostanze chimiche sulla salute dei cittadini

FONTE: QUOTIDIANO SICUREZZA

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