Certificati vaccinali e di guarigione rilasciati da Stati Terzi e utilizzo in Italia. Con circolare n.34414 del 30 luglio 2021 il Ministero della Salute ha pubblicato chiarimenti su cosa dovranno riportare le certificazioni non rilasciate in Italia per essere in regola con quanto richiesto dall’articolo 9, comma 10- bis, del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, così come modificato dal decreto-legge 23 luglio 2021, n. 105.
Equipollenza certificazioni vaccinali e di guarigione rilasciate dagli Stati Terzi per gli usi previsti dall’ art. 3 del decreto-legge 23 luglio 2021.
I certificati vaccinali rilasciati da Stati Terzi, identificati dall’ordinanza ministeriale del 29 luglio 2021 e successive, dovranno riportare:
- “dati identificativi del titolare (nome, cognome, data di nascita);
- dati relativi al vaccino (denominazione e lotto);
- data/e di somministrazione del vaccino;
- dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato (Stato, Autorità sanitaria)”.
Se non redatti almeno in una delle seguenti lingue, italiano, inglese, francese, spagnolo dovranno essere affiancati da una traduzione giurata.
I vaccini attualmente accettati in Italia e autorizzati in Europa dall’Ema sono: Comirnaty (Pfizer-BioNtech);Spikevax (Moderna); Vaxzevria (AstraZeneca); Janssen (Johnson & Johnson).
Le certificazioni di guarigione dovranno essere invece sempre accompagnate da traduzione giurata e riportare:
- “dati identificativi del titolare (nome, cognome, data di nascita);
- informazioni sulla precedente infezione da SARS-CoV-2 del titolare, successivamente a un test positivo (data del primo tampone positivo);
- dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato (Stato, Autorità sanitaria)”.
FONTE: QUOTIDIANO SICUREZZA
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