Presentata da Inail il 19 luglio in una conferenza stampa che si è tenuta a a Roma nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio la Relazione annuale 2020.

571mila le denunce di infortunio nel 2020, -11,4% sul 2019, un quarto delle denunce derivano da contagi Covid avvenuti sul lavoro. 375.238 gli infortuni riconosciuti dall’Istituto, il 12,9% con mezzo di trasporto.

1.538 le denunce di morte sul lavoro, +27,6% rispetto al 2019, un terzo dei casi causati dal Covid. 799 i casi accertati, 261 in itinere. 14 incidenti plurimi.

Circa 45mila le denunce di malattia professionale, -26,6%, dei 45mila casi sono stati riconosciuti il 35,34%, 33% in istruttoria. 31.400 le persone con malattia professionale nel 2019, il 38,6% con casi riconosciuti. 900 i lavoratori con malattia asbesto correlata, 912 le morti nel 2019 per malattia professionale riconosciuta, 205 per silicosi/asbestosi.

Pari a 64 milioni di euro le prestazioni sanitarie erogate, l’86% per infortuni. 6.020 prestazioni di assistenza protesica. 670.287 rendite in gestione, per inabilità permanente e ai superstiti al 31 dicembre 2020, 12.300 le rendite di nuova costituzione. Di 1,3 milioni di euro la spesa Inail per le attività di reinserimento e integrazione lavorativa dei disabili da lavoro.

30.900 istanze di riduzione del tasso di tariffa per interventi di riduzione dei rischi negli ambienti di lavoro presentate dalle aziende nel 2020. Di 27 milioni il fondo per 315mila imprese artigiane con zero infortuni nel 2018-2019. Segnalati dal rapporto i bandi Isi 2020 e Isi agricoltura 2019/2020.

Per quanto riguarda la vigilanza, 3.741.000 le PAT censite. 7.486 le aziende soggette a ispezione, irregolare l’86,57%, 41.477 i lavoratori regolarizzati, 39.354 irregolari, 2.123 in nero. 1 miliardo e mezzo di retribuzioni imponibili inevase e 38 milioni i premi non pagati.

Validazione Dpi in deroga: 9.500 richieste ed emesse circa 7.200 note di risposta, 720 le positive. Segnalato il lavoro sui documenti, indicazioni ed elaborati tecnici per la gestione Covid elaborati con il Comitato tecnico scientifico istituito presso la Protezione Civile.

80 i progetti attivati grazie ai bandi competitivi Bric 2018 e 2019.

Così il presidente Inail Franco Bettoni: “Il pesante bilancio infortunistico ci fa comprendere che non si fa ancora abbastanza. Non è sufficiente indignarsi ma occorre agire. Le norme ci sono e vanno rispettate. È necessario un impegno forte e deciso di tutti per realizzare un vero e proprio ‘patto per la sicurezza’ tra istituzioni e parti sociali. Coinvolgere gli attori del sistema nazionale di prevenzione, rafforzare i controlli, promuovere una maggiore sensibilizzazione di lavoratori e imprese, potenziare la formazione e l’informazione per costruire una cultura della sicurezza, a partire dal mondo della scuola, dare sostegno economico alle aziende: sono tutte azioni da perseguire con determinazione e l’Istituto è pronto a fare la sua parte”.

FONTE: QUOTIDIANO SICUREZZA

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