Sorveglianza sanitaria Covid. Pubblicata dal Ministero della Salute
e dal Ministero del Lavoro una nuova circolare congiunta del 4 settembre che va a seguire e completare quanto già indicato in precedenza con la circolare del 29 aprile 2020.
Il nuovo testo si sofferma in particolare sul concetto di fragilità e sulla necessità di misure di sorveglianza sanitaria specifiche. Sulle possibili richieste dei lavoratori e sugli adempimenti in capo a datore di lavoro e medico competente.
Per quanto riguarda il concetto di fragilità, dopo aver richiamato il protocollo del 24 aprile, il documento tecnico con le misure di contenimento e prevenzione del 23 aprile 2020 e l’evoluzione da marzo ad oggi del quadro epidemiologico, la circolare indica: “va individuato nelle condizioni dello stato di salute del lavoratore lavoratrice rispetto alle patologie preesistenti che potrebbero determinare in caso di infezione un esito più grave o infausto e può evolversi sulla base di nuove conoscenze scientifiche sia di tipo epidemiologico sia ti tipo clinico”.
Il datore di lavoro deve garantire quindi ai dipendenti la possibilità di richiedere visite specifiche e conseguenti misure di sorveglianza sanitaria adeguate in ragione all’esposizione al rischio. Ciò anche nel caso in cui il datore di lavoro non sia obbligato alla nomina del medico competente (Testo Unico sicurezza lavoro articolo 18 comma 1 lettera a). In questo caso potrà inviare i dipendenti in visita presso enti e istituti esterni.
Le visite dovranno avere come obiettivo la formulazione di un giudizio di idoneità e soluzioni cautelative per l’interessato.
Questo i temi affrontati dalla circolare:
- Contesto normativo di rifertimento;:
- Lavoratori e lavoratrici fragili;
- Istanze ex art.83 del Decreto legge n.34 del 2020 pendenti al 31 luglio 2020;
- Modalità di espletamento delle visite.
Info: Ministero della Salute Ministero del Lavoro circolare n.13 del 4 settembre 2020
FONTE: QUOTIDIANO SICUREZZA
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